sabato 9 ottobre 2010

GIARDINI CONDIVISI


Pratica comune diffusa in molte città d'Europa, d’importazione americana, che sta prendendo piede anche da noi. Si tratta di piccole aree verdi, per lo più su proprietà pubbliche, gestite da associazioni di cittadini. Lo scopo è di impedire il degrado e, al tempo stesso, dare l’opportunità di tessere dei legami sociali tra gli abitanti di un quartiere urbano offrendo loro un luogo aperto a tutti, sede di attività conviviali che favoriscono l’incontro e l’interazione sociale. A Parigi, ad esempio, dove esiste il programma comunale “Charte Main Verte” per la realizzazione di giardini condivisi vi è una convenzione base che una volta firmata concede in uso alle associazioni per sei anni un terreno. Il comune provvede a portare l'acqua e il terriccio vegetale, l'associazione garantisce l'apertura del giardino per almeno due mezze giornate alla settimana e l'ospitalità di una iniziativa pubblica l'anno.
In Gran Bretagna si chiamano i Community garden, sono oltre 1.000 in 120 città. In Svezia sono i "lotti municipali" avviati all'inizio del Novecento. In Francia sono i jardins partagés, realizzati a partire dal 1997 ed eredi dei più antichi “jardins ouvriers” poi diventati “jardins Familiaux” nel 1952. A Parigi i jardins partagés sono 57, riuniti nella rete municipale del programma “Charte Main Verte”.
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