Anche i muri hanno le tasche…
e col guerrilla gardening diventano dei giardini verticali
Stanchi dei cartelloni pubblicitari che coprono (e imbrattano) i muri cittadini e della poca attenzione dedicata gli angoli verdi?
Se la risposta è si, sarete certamente d’accordo con Eric Cheung e Sean Martindale, due ragazzi di Toronto, e con Poster Pockets Plants, il loro progetto attraverso il quale la natura si riappropria dello spazio comune.
Dall’estate 2009, Poster Pockets Plants punta alla creazione dimicrocosmi urbani proprio sui manifesti pubblicitari.
Il tutto è semplicissimo: si ritaglia una parte del manifesto e la si incolla come fosse una tasca. Poi si inserisce all’interno di questa un vasetto, rigorosamente di carta, in cui vengono sistemati terra e piante, che verranno periodicamente innaffiati.
Agendo con lo stesso spirito delGuerrilla Gardening, i due giovani mirano ad “attivare gli spazi pubblici” e la loro azione, nella sua semplicità, desidera incoraggiare gli altri a fare lo stesso, o almeno a spingerli alla riflessione sullamancanza di verde nel contesto urbano.
Il progetto è concepito in Creative Commons: sul blog di Eric e Sean si possono scaricare le istruzioni in pdf per costruire il vasetto di forma triangolare per replicare le loro azioni nei muri della propria città.
In attesa che dal Canada l’idea si diffonda anche in Italia, ci piace pensare che i primi manifesti coperti e abbelliti siano stati i tanti abusivi delle campagne elettorali o i numerosi che sfruttano il corpo femminile per reclamizzare un oggetto, trattandolo come tale. Perché è bello che anche la natura si schieri contro le leggi dettate dalla pubblicità.
Info:
Poster Pocket Plants
sean.martindale@gmail.com
posterpocketplants.blogspot.com
AT.AW.
info@at-aw.com
at-aw.com
Fonte: posterpocketplants.blogspot.com
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