venerdì 16 luglio 2010

Il bilancio del Comune di Roma e le banche

COMUNICATO STAMPA

ANTIGENE(Associazione Nazionale dei dipendenti ed utenti delle Autonomie Locali e Regioni ) e RADICALI ROMA: DEPOSITATO ESPOSTO ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI ROMA per accertare se i contratti in derivati stipulati dal Comune di Roma, sulla base di quanto contenuto nella Relazione della Sezione Regionale per il Lazio della Corte dei Conti sul “ Controllo sulla gestione finanziaria del Comune di Roma per gli esercizi 2004 – 2007, con proiezione all’esercizio 2008 “- Parte IV Contratti Derivati - possano configurare il reato di truffa. Dichiarazione di Lidia Mazzola, presidente di Antigene, e Riccardo Magi, segretario di Radicali RomaL'associazione Antigene e l'associazione Radicali Roma, assistiti dall'avv. Alessandro Gerardi, hanno depositato un esposto alla procura di Roma perchè si faccia luce sulla vicenda dei contratti derivati stipulati dal comune di Roma. La richiesta di indagine si basa specificamente sulle gravi informazioni contenute nella relazione della Corte dei Conti. Dalla citata Relazione , a seguito dell’analisi dettagliata delle clausole contrattuali negoziate con le banche controparti, emerge infatti la valutazione di rischi di esposizione per il Comune sul “pagamento di flussi finanziari crescenti, senza alcun limite”; su “ vere e proprie scommesse” allestite sui bilanci pubblici ; su “sbilanciamenti a favore delle banche” alle quali sembrano corrispondere “commissioni implicite”. Alla Corte Dei Conti, in sintesi , “non pare, pertanto, che la complessa gestione delle operazioni di finanza derivata poste in essere dal Comune abbia rispettato gli obiettivi fissati dalla legge di riduzione del costo finale del debito e di riduzione dell’esposizione ai rischi di mercato”. Alla stessa conclusione giunge l’ “Analisi Sintetica dei derivati stipulati dal Comune di Roma prodotta per l’Associazione Antigene dagli analisti finanziari indipendenti della LS Advisor, Lucio Sgarabotto e Giovanni Montani che si allega in copia. La negazione di ogni diritto di informazione dei cittadini romani su una questione che vincola il Comune a contratti che fino al 2050 potrebbero esporlo al pagamento di interessi altissimi fa da eco alla mancanza di qualsiasi iniziativa delle forze politiche di maggioranza e di opposizione in consiglio comunale per far luce su una simile situazione. La vicenda si inserisce nel quadro più ampio della gestione del bilancio dell'ente, caratterizzato dalla totale assenza di trasparenza e da una serie deroghe ai principi fondamentali di contabilità degli enti locali, di cui all’art 162 del Testo Unico degli enti locali, relativi all'obbligo di unità, annualità, veridicità, attendibilità e pubblicità dei bilanci, nonché alle clausole poste dall’art. 119 della Costituzione in materia di vincoli sull’indebitamento e di clausole in materia di garanzia dello Stato sui prestiti contratti dagli Enti Locali. Il Comune di Roma ha rigettato più volte la richiesta di accesso agli atti sui contratti derivati inoltrata da Antigene, Federconsumatori e Adusbef e senza la Relazione della Corte dei Conti non se ne saprebbe ancora nulla. Malgrado ciò , non un consigliere comunale, di maggioranza o di opposizione, ha risposto al nostro appello per ripristinare il ruolo di controllo istituzionale che spetta al Consiglio su una situazione così pericolosamente oscura rispetto ai destini della città e dei suoi abitanti. Basti dire che, malgrado il lungo commissariamento affidato al sindaco Alemanno, non si conosce ancora l’ammontare certo del debito, dei suoi interessi e dei suoi costi impliciti, e tutto, continua a navigare su minacce di rivelazioni o intese bipartisan, non meglio esplicitate, a fronte di un disavanzo finanziario ormai evidente anche se non formalmente dichiarato.

Roma, li 13 luglio 2010

Lidia Mazzola – Presidente Associazione Antigene – 3396904136 – www.info.antigene@libero.it

Riccardo Magi Segretario Radicali Roma 3338042937 www.radicaliroma.com

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