domenica 20 giugno 2010

A chi fà comodo il razzismo?


In questi giorni, in seguito a quello che è stato definito "lo stupro di Primavalle" i giornali e le TV si sono prodotti in una gara per chi descriveva meglio il quartiere di Quartaccio come un bronx razzista e assetato di vendetta, creando una cornice ideale e fittizia in cui inserire gli sfoghi di rabbia di tutti quei cittadini giustamente indignati per l'accaduto e per le condizioni di degrado e abbandono del quartiere in cui la violenza è maturata. La Rete delle associazioni di Quartaccio, formata dall'associazione dei cittadini Vivere al Quartaccio, e dai pochi progetti sociali che ancora lavorano nel quartiere, insieme a circa un migliaio di abitanti tra anziani, giovani, donne, lavoratori e lavoratrici hanno voluto rispondere alla tragedia che ha colpito in primis la loro concittadina aggredita, con una fiaccolata composta, determinata e dignitosa che ha “illuminato” le buie strade di Quartaccio e ha restituito un'immagine di partecipazione popolare, costruttiva e propositiva. Un'immagine di indignazione che non scade in assalti razzisti ma fa proposte di riqualificazione del territorio che è stata colpevolmente ignorata da tutti i giornali e dai media, ad eccezione del TG 3 regionale e nazionale che hanno dato ampio risalto all'evento. Ci chiediamo quale senso di responsabilità alberghi nei professionisti della notizia che preferiscono soffiare sul fuoco della violenza piuttosto che dare risalto alla realtà, quando questa parla di giuste rivendicazioni di qualità della vita, dell' abitare e di relazioni umane basate sul senso di comunità e di vicinanza, come abbiamo visto lunedi sera a Quartaccio. Forse era lo slogan scelto dai cittadini (più luce, meno monnezza uguale sicurezza) a non fare notizia?

RETE DELLE ASSOCIAZIONI DI QUARTACCIO

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