domenica 20 giugno 2010



Quartaccio, a quattro mesi dallo stupro manca ancora la luce: arriva la protesta delGuerrilla Lighting

di Stefania Zanda (www.linkontro.info)

Le periferie romane ritornano spesso alla ribalta della cronaca a causa della pericolosità delle strade causata anche dalla mancanza di illuminazione pubblica. Un tipico esempio è Quartaccio, che fino a gennaio scorso era un quartiere periferico del XIX Municipio poco noto anche ai romani e che oggi è conosciuto per lo stupro di una donna consumato presso il capolinea del 916 di Via Andersen. Dopo il tragico evento Quartaccio è stato catapultato sotto i riflettori e gli abitanti si sono visti invadere i loro luoghi, le loro case e le loro strade da giornalisti, televisioni e quant’altro occorra per sbattere in prima pagina violenza, razzismo e degrado.

Ma Quartaccio ha detto no a etichette xenofobe e ha fatto parlare per la solidarietà dimostrata alla vittima e la capacità di trovare anche in momenti negativi il momento di aggregazione positivo. Lo stupro ha fatto conoscere anche la scarsa attenzione dell’amministrazione comunale verso questo quartiere dove le strade mancano dell’illuminazione necessaria. Infatti alcuni giorni dopo la becera violenza gli abitanti si espressero con una simbolica 
fiaccolata di solidarietà in favore della donna. Oggi, a distanza di quattro mesi dall’accaduto, Quartaccio non è più sotto i riflettori, l’illuminazione tanto proclamata dal Sindaco Alemanno non è arrivata e molte strade sono ancora al buio. Ma i cittadini, le associazioni e in genere a tutta la società civile questo silenzio e questo buio proprio non riescono a mandarlo giù e hanno deciso di dotare il quartiere di una nuova luce.
La nuova luce sarà realizzata con una azione ispirata alla Guerrilla Lighting, una forma di protesta  contro la mancanza di illuminazione degli spazi urbani, nata nel nord Europa  e che consiste nel produrre graffiti e sculture di luce in contesti più disparati. Quindi si una protesta partecipata  ma realizzata divertendosi insieme, lanciando messaggi positivi e facendo capire quanto è importante illuminare i nostri quartieri. Alcune sculture luminose si possono vedere sul sito www.partecipazione.ning.com.
Quindi, dopo Londra, New York, Manchester e Glasgow il 21 maggio dalle ore 21.00 i cittadini di Quartaccio, sotto la guida del team leader Paolo Belluso, produrranno la loro scultura di luce. L’iniziativa, che potrebbe apparire frutto della spontaneità, è invece il risultato di un’azione di coordinamento e di un grande lavoro svolto dalle associazioni. Il risultato sarà, quindi, il frutto di una grande partecipazione dove il protagonista sarà un quartiere di periferia con i suoi abitanti che scenderanno nelle vie portando una luce, un faro o una torcia per creare, almeno per una serata, una scultura di luce.

Partecipano ed organizzano: Associazione Vivere al Quartaccio, GIS Marameo, 
Rete per la Partecipazione, gli abitanti del Quartaccio, gli studenti di Arte e ArchitetturA della Sapienza e … te che vuoi vedere Roma più bella e più vivibile.

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